Tipologie di impianti ed esempi pratici

La dimensione di un impianto fotovoltaico è in funzione dell’energia richiesta. Questa determina la potenza da installare, il numero dei moduli, il costo del sistema ecc.

Il sistema richiede, ad oggi, un modesto impiego di capitale da parte dell’utilizzatore , facilmente recuperabile grazie alle incentivazioni statali alle basse spese di mantenimento, al risparmio ottenuto in bolletta, oltre al beneficio fondamentale per l’ambiente

Facendo il calcolo sul costo dell’impianto considerando la detrazione fiscale , l’energia prodotta e consumata il tempo di rientro del capitale investito si attesta attorno ai 4/5 anni.

La cosa più interessante è che un fotovoltaico produce energia a costo zero e che a differenza di tutti gli altri dispositivi non necessita di essere alimentato , ma funziona con l’energia solare che è GRATIS.

Quindi una volta che l’impianto è rientrato del suo costo tutta l’energia prodotta sarà gratis, non esiste nulla sul mercato che abbia queste caratteristiche, qualunque accessorio ( caldaia, Pompa di calore, un produttore innovativo di

A.C.S. Ecc. ) riducono le spese e sono molto interessanti, ma hanno necessità di essere sempre alimentate da una fonte tradizionale di energia , il fotovoltaico è un sistema che in un arco di tempo più o meno breve si auto paga e non necessità di essere alimentato da una fonte di energia tradizionale.

Tra gli impianti fotovoltaici si distinguono fondamentalmente due tipologie:

I sistemi isolati : non collegati alla rete elettrica, generano una corrente continua e vengono utilizzati per il pompaggio dell’acqua, per sistemi di illuminazione, per apparecchi di refrigerazione ecc.

I sistemi collegati alla rete : sono collegati alla rete elettrica che supplisce nelle ore in cui il generatore fotovoltaico non è in grado di produrre l’energia necessaria e, viceversa, il surplus prodotto viene trasferito alla rete. Questi impianti vengono spesso installati sui tetti o sulle facciate degli edifici (vi è la possibilità di integrare i moduli fotovoltaici nelle architetture e di trasformarli in componenti edili).

Scambio sul posto come  funziona

Lo scambio sul posto è una delle principali agevolazioni previste dallo Stato che riguarda gli impianti di produzione di energia elettrica fotovoltaici . 
Il meccanismo è una compensazione dell’energia prodotta e immessa in rete con quella prelevata e consumata in un momento diverso dalla produzione.
L’attivazione dello scambio sul posto è gratuita ed è cumulabile con la detrazione  fiscale  prevista per l’installazione dei pannelli fotovoltaici.

Ad esempio un impianto fotovoltaico produrrà energia che potrà essere utilizzata nei seguenti modi

  • consumata direttamente dall’utenza -> autoconsumo
  • immessa nella rete nazionale quando non viene consumata

Per consentire lo scambio di energia con la rete verrà installato dal gestore un contatore bidirezionale.  Questo contatore permette di conteggiare sia l’energia prelevata dalla rete, quando l’impianto non produce, sia quella immessa, quando c’è un eccesso rispetto all’autoconsumo.
Ecco lo schema del funzionamento di un impianto connesso alla casa e alla rete esterna

Il maggiore risparmio che deriva dalla produzione di energia di un impianto, è l’autoconsumo istantaneo.
Il dimensionamento dell’impianto deve quindi essere adeguato al proprio consumo elettrico.
La bolletta  avrà un importo basso dato dal consumo fatturato inferiore, corrispondente al solo consumo prelevato dalla rete.

L’energia che viene prodotta e non consumata istantaneamente viene immessa nella rete nazionale di distribuzione. Il meccanismo dello scambio sul posto entra in gioco in questa dinamica tra energia prelevata e immessa nella rete esterna. Con lo scambio sul posto la rete funziona come un sistema di accumulo, ossia una batteria, per l’immagazzinamento virtuale dell’energia.

Esempio di Scambio sul Posto per un impianto fotovoltaico da 4 kW.

Una famiglia ha un  fabbisogno energetico (consumo)  di 4200 kWh/anno e quindi una bolletta di circa 4.200 x 0,50 (costo dell’energia al kWh) = 2.100 €

Impianto necessario impianto da 4 kw

In nostro impianto sarà realizzato  al nord Italia e produce 1100 kw/h anno per ogni kw di picco installato. Il nostro impianto produrrà 1.100 * 4  = 4.400 kwh anno sufficienti a  coprire il fabbisogno di questa famiglia

Mediamente un impianto senza accumulo  genera un autoconsumo del 30 % dell’energia consumata dall’abitazione  e il  restante 70% dell’energia  sarà immessa  in rete, di conseguenza la notte o nei periodi di scarso irraggiamento,  l’energia andrà prelevata e pagata al gestore di rete.

Il risultato sarà il seguente :

  • Produzione totale impianto fotovoltaico = 4400 kWh/anno;
  • Energia autoconsumata istantaneamente in loco = 1320 kWh/anno ;
  • Energia immessa in rete = 3.080 kWh/anno;
  • Energia prelevata dalla rete = 2880 kWh/anno;
  • Energia ceduta in rete = 200 kWh/anno.

 

Cosa produce in termini economici questa situazione

  • Risparmio diretto energia auto consumata 1320 * costo dell’energia 0,50 = 660,00 euro anno
  • Valorizzazione pagata dal gse dell’energia scambiata media  oggi 0,24 *2880= 691,2
  • Energia ceduta in rete 0,098 *200= 19,6
  • Rimborso irpef 50% mediamente  per un impianto di questa taglia 450 euro anno
  • L’impianto produce un vantaggio economico di 660 + 691,2 + 19,6 + 450  = 1820,0
  • Costo bolletta 2100,00
  • Ricavi 1820,00
  • Bolletta ridotta del 86%
  • E si può anche  ridurre a zero con un sistema di accumulo